Τρίτη, Δεκεμβρίου 29, 2020

Πανάθεμά σε, Εύα!...


Che danno hai fatto, indietro non si torna più
ora che il quadro è dipinto e il chiodo sta su
punto a capo per colpa di Eva
un peccato quell’ultima cena
in principio fu amore ma adesso che cos’è

Io sai per colpa di Eva più pace non ho
e sguscio qui tra i ricordi di luna e falò
fotogrammi di un mondo lontano
un amore tenuto per mano
in quel mondo l’essenza di tutto eri tu

Eva accidenti a te
questa vita strana mi riporta a te
Brava tu a dimenticare e a ridisegnare traiettorie nuove

Amaro il pensiero che porta a voltarti le spalle
congelo le voglie giù in fondo per celarle a te
guardo l’amore che è stato un incubo acceso
scendi oh diva dal pulpito che ho creato per te

Ora che il mandorlo è in fiore, il mio fiore non c’è
qui nel giardino incantato il mio posto qual’è
in rovina i miei giorni migliori
sono morsi i tuoi baci di ieri
indelebile il tempo speso insieme a te

Eva accidenti a me
la mia vita grama che non scorda te
Brava, tu a dimenticare, a ridisegnare traiettorie nuove

Amaro il pensiero che porta a voltarti le spalle
congelo le voglie giù in fondo per celarle a te
guardo l’amore che è stato un incubo acceso
scendi oh diva dal pulpito che ho creato per te

Eva accidenti a te
questa vita sbanda e mi riporta te
Brava, tu a dimenticare, a ridisegnare traiettorie nuove.

Eva, accidenti a te...

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