IL POVERO CRISTO
(parole e musica di Vinicio Capossela)
Il povero Cristo
è sceso dalla croce
per prima cosa ha appreso
la condizione atroce
amar la vita e vivere
ed essere felice
amar la vita e vivere
sapendo di morire
ma invece di un fratello
vedere nel suo simile
il primo da affogare
se appena è un po’ più debole.
Il povero Cristo
ha visto come è l’uomo che,
povero cristo
mangia verza e patate
e intanto chi gli è sopra
si gode oro e alloro
e ammucchia per sé solo
ricchezze smisurate
ma appena gliele ha tolte
non divide in uguaglianza
ma del padrone prende
il pensiero e l’arroganza.
E intanto nel mondo una guerra
è signora della terra...
Il povero Cristo
è sceso dalla croce
si è messo sulla strada
e va ascoltando voci
c’è chi lo tira a destra
chi lo spoglia a sinistra
tutti lo voglion primo
nella loro lista
ma piuttosto che da vivo
a dare il buon ufficio
è meglio averlo zitto
e morto in sacrificio.
E intanto nel mondo una guerra
è signora della terra...
Il povero Cristo
è sceso dalla croce
e Cristo come era
ha incontrato l’uomo
aveva un paio di baffi
e un coltello da affilare
lo sguardo torvo non
smetteva di sfidare
gli ha detto Cristo spostati
e lasciami passare
non voglio sentir prediche
ho già molto da fare.
E intanto nel mondo una guerra
è signora della terra...
Il povero Cristo
è sceso dalla croce
e ha visto che per l’uomo
non può esserci unità
non una cosa sola
cattiva oppure buona
ma a pezzi frantumato
com’è stato creato
dovrà sempre mentire
a chi gli sta vicino
perché ci ha dentro il cuore
più stanze di un casino.
E intanto nel mondo una guerra
è signora della terra...
Il povero Cristo
è tornato sulla croce
con il dono che
a tutti qui ha portato
la buona novella
dove per scritto è messo
ama il prossimo tuo
come fosse te stesso
ma troppo era difficile
forse anche oltre l’umano
così si è ritirato
all’uomo ha rinunciato.
Una veste di silenzio
si è cucito addosso
il povero Cristo tace
grida l’uomo a più non posso.
(P) & (C) La Cùpa 2019.
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