GIAKOMO PUCCINI
(1858-1924)
Un bel dí, vedremo
Sull'estremo confin del mare.
E poi la nave appare.
Poi la nave bianca
Entre nel porto, romba il suo saluto.
Vedi? È venuto!
Io non gli scendo incontro. Io no.
Mi metto là sul ciglio del colle e aspetto,
E aspetto gran tempo e non mi pesa
La lunga attesa.
E uscito dalla folla cittadina
Un uomo, un picciol punto s'avvia per la collina.
Chi sarà?
E come sarà giunto
Che dirà?
Chimerà Butterfly dalla lontana,
Io, senza dar risposta
Me ne starò nascota
Un po' per celia, e un po' per non morire
Al primo incontro, ed egli alquanto in pena
Chiamerà, chiamerà:
"Piccina Mogliettina olezzo di verbena"
I nomi che mi dava al suo venire.
Tutto questo avverrà, te lo prometto.
Tienti la tua paura, Io con sicura fede
Lo aspetto.
(1858-1924)
Un bel dí, vedremo
Από την όπερα "Μαντάμ Μπατερφλάι"
Levarsi un fil di fumoSull'estremo confin del mare.
E poi la nave appare.
Poi la nave bianca
Entre nel porto, romba il suo saluto.
Vedi? È venuto!
Io non gli scendo incontro. Io no.
Mi metto là sul ciglio del colle e aspetto,
E aspetto gran tempo e non mi pesa
La lunga attesa.
E uscito dalla folla cittadina
Un uomo, un picciol punto s'avvia per la collina.
Chi sarà?
E come sarà giunto
Che dirà?
Chimerà Butterfly dalla lontana,
Io, senza dar risposta
Me ne starò nascota
Un po' per celia, e un po' per non morire
Al primo incontro, ed egli alquanto in pena
Chiamerà, chiamerà:
"Piccina Mogliettina olezzo di verbena"
I nomi che mi dava al suo venire.
Tutto questo avverrà, te lo prometto.
Tienti la tua paura, Io con sicura fede
Lo aspetto.
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